Museo Cervi, Sala Genoeffa Cocconi
Sabato 15 novembre ore 15
GENOEFFA COCCONI 70 ANNI DOPO
Dal ricordo della madre dei sette Fratelli Cervi nuovi racconti e nuove riflessioni sulla storia delle donne nella e dalla Resistenza
Genoeffa Cocconi scompare 70 anni fa, il 15 novembre 1944, a 68 anni, in seguito alla prostrazione per la perdita dei figli, e ad un ulteriore assalto fascista alla casa un mese prima. La narrazione ci ha consegnato una figura dolente, vinta dal crepacuore. Ma Genoeffa non è “soltanto una mamma”: è la resdòra, la reggitrice delle sorti domestiche, così come la custode dell’etica credente in una casa attraversata dalla passione politica.
In occasione del 70° anniversario della sua scomparsa la ricordiamo, ma ricordiamo anche tutte le donne che nella Resistenza e a partire dall’esperienza resistenziale sono state protagoniste della vita collettiva, sociale e politica del nostro Paese, con ruoli e modalità differenti, ma con lo stesso coraggio, forza e impegno nella lotta al fascismo, alle ingiustizie e alla prevaricazioni di ogni tipo, anche di genere.
PROGRAMMA
Presentazione Gina Pedroni (Vicepresidente Istituto Alcide Cervi)
Genoeffa Cocconi e la Resistenza delle donne contadine
Dianella Gagliani (Storica, Università di Bologna); Fiorenza Tarozzi (Storica, Università di Bologna)
Le Donne di Casa Cervi
Marco Cerri (Sociologo)
Le Donne della Resistenza intorno a Casa Cervi
Laura Artioli (Storica)
“Cuori di Terra. Memoria per i sette Fratelli Cervi” letture di brani a cura di Monica Morini (attrice e regista, Teatro dell’Orsa)
La Resistenza e l’emancipazione delle Donne
On Giancarla Codrignani (Politologa)
Genoeffa Cocconi, quale eredità
Loretta Giaroni (Assessore alle Scuole e ai Servizi Sociali a Reggio Emilia dal 1965 al 1975)
Il 70° della Resistenza delle donne: programmi e prospettive del Parlamento
On Vanna Iori (Parlamentare)
Conclusioni
Paola Varesi (Istituto Alcide Cervi)
“Cuori di Terra. Memoria per i sette Fratelli Cervi” letture di brani a cura di Monica Morini (attrice e regista, Teatro dell’Orsa)