Reggio Emilia celebra il romanticismo di Antonio Fontanesi

Un viaggio a Reggio Emilia è come compiere un percorso nell’arte ogni volta diverso. Oltre alle opere di arte contemporanea, come le architetture di Santiago Calatrava, e le prestigiose collezioni da scoprire nelle gallerie, la città è un continuo fermento di mostre ed esposizioni, in un intreccio tra storia e nuove evoluzioni artistiche.

Dal 6 aprile al 14 luglio 2019, apre al Palazzo dei Musei la mostra “Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri”, una rassegna dedicata all’illustre artista di Reggio Emilia, che si è distinto come uno dei pittori più innovativi del romanticismo e della pittura italiana dell’Ottocento. La mostra, promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei-Galleria d’arte moderna e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, nasce in occasione dei 200 anni dalla nascita di Antonio Fontanesi (1818 – 1882) e ricostruisce, attraverso le sue opere più importanti, il percorso del pittore e le connessioni con gli artisti che dall’Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento hanno ripreso un approccio alla natura e al paesaggio simile a quello dell’artista, tra la necessità di rappresentare la realtà e l’esigenza di esprimerne le emozioni.

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